LA FICTION CONTINUA: LA CREAZIONE DEI SOGGETTIVI POSITIVI COME PREMESSA PER IL PROLUNGAMENTO DELLO STATO DI EMERGENZA



I dati reali oggettivi attestano la totale irrilevanza del covid 19 a tutti i possibili livelli di analisi. Non vi sono eccessi di mortalità, non vi sono problematiche  di saturazione di posti di terapia intensiva. Tale assenza di effettiva gravità, ma anche di possibile pericolo, si verifica dopo mesi dalla riapertura globale delle attività economiche e dei rapporti interpersonali. A fronte di queste evidenze empiriche non contrastabili, la reazione del potente sistema globale, che ha allestito e sta supportando la fiction coronavirus COVID-19, afferma, tuttavia, un presunto aumento dei c.d. positivi. 
Il copione è sempre il medesimo, logoro, ma nella sua banale genericità, molto efficace nel convincere il popolino: prescindere dalla realtà enfatizzando ipotesi di pericoli potenziali. L'allarmismo  sui c.d. "postitivi" è fondato su plurimi errori tecnici  di cui  i "propagatori" sono perfettamente consapevoli.
La finalità è quella di perpetuare lo stato di emergenza per un ulteriore imprecisato periodo temporale. 
L'unica soluzione per smascherare questa fiction e quella di porre in essere un atto giudiziario di contrasto che accerti come tutta la trama del covid 19 sia fondata su atti, documenti circostanze non scientifiche. L'intendimento che ci anima non è solo quello di evidenziare i profili giuridici di nullità di tutta la legislazione di emergenza perché vincere la causa sotto il profilo formale risolverebbe solo parzialmente il problema di fondo. L'intendimento che ci proponiamo è quello di demolire le fondamenta scientifico-giuridiche di quello che va definito " l'affare coronavirus". Vi è un limite temporale per poter depositare gli atti di richiesta di risarcimento danni. Esso è, prudenzialmente, quello del 10 ottobre 2020. 

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