Il Governo italiano
ha scelto un approccio drastico di contenimento che ha determinato direttamente
la perdita di moltissimi posti di lavoro ed ha paradossalmente ottenuto, a
detta del Governo e della stampa, i peggiori risultati a livello europeo in
relazione alla salute pubblica.
Riteniamo che
sia necessario fare tutto il possibile per arginare che scelte irresponsabili
di contenimento vengano imposte anche nella cosiddetta “fase 2”.
Per fornire una
risposta concreta e tangibile a coloro che, con grande leggerezza, sono stati
privati dei propri mezzi di sostentamento, stiamo sviluppando un’azione
collettiva a favore di tutti i lavoratori del settore privato mirata a ottenere
il risarcimento dei danni causati dalla gestione dell’emergenza da parte del
Governo.
Per maggiori
informazioni potete fare riferimento al riquadro “contatti”.
AZIONE PER LA NULLITÀ
DELLE SANZIONI
È tristemente
noto come l’esecuzione delle misure di quarantena imposte dal governo si siano
trasformate in una paradossale caccia all’uomo. Sono stati riportati, in
particolare, numerosi episodi nei quali sono stati sanzionati cittadini
“colpevoli” di essere usciti di casa per motivi legittimi, che, tuttavia, non
sono stati tenuti in debita considerazione. Come diceva qualcuno, a pensar male
si farà peccato, ma spesso ci si azzecca. Sorge spontaneo, quindi, il dubbio
che tale solerzia sia motivata da fini ben meno nobili di quelli pubblicizzati,
ossia dalla volontà di fare, ancora, cassa alle spalle dei cittadini.
Opporsi alle
sanzioni è possibile.
Oltre
all’analisi dei singoli casi concreti, stiamo valutando la legittimità delle
sanzioni in sé. Riteniamo, infatti, che le modalità con le quali sono state
imposte le misure di quarantena, le quali comprimono i più essenziali diritti
dell’uomo e del cittadino, non siano legittime alla luce del dettato
costituzionale, del diritto europeo e della Carta Europea dei Diritti
dell’Uomo. Per maggiori informazioni potete fare riferimento al riquadro
“contatti”.
AZIONE A FAVORE
DEL PERSONALE SANITARIO.
CHI TUTELA GLI “EROI”?
CHI TUTELA GLI “EROI”?
In questo
periodo drammatico, la propaganda politica si è prodigata in ringraziamenti
pubblici nei confronti di medici, infermieri e personale sanitario. A fronte di
questo apprezzamento verbale, però, la concreta situazione in cui versano i
lavoratori coinvolti in prima linea nell’emergenza è particolarmente carente
dal punto di vista della sicurezza. Un numero elevato di sanitari direttamente
esposti al virus non è stato sottoposto a tampone, nonostante avessero tutti i
sintomi del COVID-19. In alcuni, drammatici, casi, si sono riportati decessi a
causa del ritardo nelle cure.
La situazione
di crisi non può diventare un alibi per scagionare i soggetti che hanno
approvato sistematici tagli alla sanità, esasperando le condizioni di lavoro
del personale del SSN ed esponendolo a gravissimi rischi per la propria incolumità
personale. Coloro che sono stati danneggiati dalla gestione della crisi devono
trovare il giusto risarcimento. Per maggiori informazioni potete fare
riferimento al riquadro “contatti”.
AZIONE A FAVORE
DEGLI IMPRENDITORI NEL SETTORE RISTORATIVO-ALBERGHIERO
La stagione
turistica invernale e quella primaverile sono state azzerate.
Le attività nel
settore della ristorazione e dei trasporti sono state tra quelle maggiormente
danneggiate dai decreti, che noi riteniamo illegittimi, su cui sono state
fondate le misure di reclusione e di distanziamento. Le misure al vaglio per la
fase 2 rischiano di azzerare definitivamente ogni ipotesi di ripartenza.
Rynair, la maggior azienda di trasporto aereo a livello europeo, ha dichiarato
che se le misure paventate per la fase 2 verranno confermate, non riprenderà i
voli, perché sarà impossibile fare profitti. Ed a livello di turismo interno:
chi mai andrà al ristorante o in spiaggia con la mascherina?
Noi stiamo
sviluppando un’azione collettiva mirata per il settore HO.RE.CA., al fine di
chiedere il risarcimento dei danni causati dalle misure di quarantena e da
quelle di distanziamento sociale che rischiano di compromettere
irrimediabilmente anche la stagione estiva.
Per maggiori
informazioni potete fare riferimento al riquadro “contatti”.
AZIONE A FAVORE
DEI SOGGETTI LESI PSICOLOGICAMENTE
La repentina
compressione radicale della propria libertà personale per moltissime persone ha
avuto conseguenze drammatiche a livello personale, relazionale e di salute
mentale.
Oltre
all’analisi dei singoli casi concreti, stiamo sviluppando una azione collettiva
di responsabilità nei confronti del Governo. Riteniamo, infatti, che le
modalità con le quali sono state imposte le misure di quarantena, le quali
comprimono i più essenziali diritti dell’uomo e del cittadino, non siano
legittime alla luce del dettato costituzionale, del diritto europeo e della
Carta Europea dei Diritti dell’Uomo. Per maggiori informazioni potete fare
riferimento al riquadro “contatti”.
AZIONE A FAVORE
DEI SOGGETTI LESI DALLA LIMITAZIONE DI MOVIMENTO
E’ un dato
acquisito e pubblicato sulla stampa che il 70% dell’incidenza di contagio e malattia
abbia avuto luogo in ambienti chiusi.
E’ altrettanto
un dato acquisito che le persone di qualsiasi età hanno bisogno di moto, sole
ed aria aperta per poter mantenere alte le proprie difese immunitarie e mantenersi
o ristabilirsi in salute.
La compressione
radicale del diritto al movimento e della propria libertà personale ha
ostacolato il diritto alla salute dei cittadini. Paradossalmente, questo
diritto è stato riconosciuto agli animali.
Oltre
all’analisi dei singoli casi concreti, stiamo sviluppando una azione collettiva
di responsabilità nei confronti del Governo. Riteniamo, infatti, che le
modalità con le quali sono state imposte le misure di quarantena, le quali
comprimono i più essenziali diritti dell’uomo e del cittadino, non siano
legittime alla luce del dettato costituzionale, del diritto europeo e della
Carta Europea dei Diritti dell’Uomo. Per maggiori informazioni potete fare
riferimento al riquadro “contatti”.
A fronte di una
incidenza settoriale della malattia e del contagio, che hanno colpito
notoriamente prevalentemente in alcune province della Lombardia, e la fascia di
età degli ultrasettantenni, il Governo ha imposto le misure radicali di
quarantena su tutto il territorio nazionale che riteniamo siano state
illegittime, in quanto eccessive ed immotivate, nella maggior parte della
penisola, con conseguenze drammatiche sull’occupazione e sul settore
agroalimentare.
Stiamo
sviluppando una azione collettiva di responsabilità nei confronti del Governo.
Riteniamo, infatti, che le modalità con le quali sono state imposte le misure
di quarantena, le quali comprimono i più essenziali diritti dell’uomo e del
cittadino, non siano legittime alla luce del dettato costituzionale, del
diritto europeo e della Carta Europea dei Diritti dell’Uomo, in quanto
eccessive e non giustificate nella gran parte del Paese in cui il contagio ha
inciso in modo irrilevante.
Per maggiori
informazioni potete fare riferimento al riquadro “contatti”.

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