Fonte: Istituto Superiore di Sanità:
DATI DEL 9 MARZO 2020, PRIMO GIORNO DI APPLICAZIONE DELLE MISURE DEL GOVERNO DI DISTANZIAMENTO SOCIALE E CHIUSURA DELLE ATTIVITA ECONOMICHE
Soggetti positivi: 9.172, di questi 463 deceduti
Fonte: Istituto Superiore di Sanità:
DATI DEL 5 APRILE 2020
Soggetti positivi: 128.948; i morti sono 15.887
Dopo quasi un mese dall’inizio del distanziamento sociale, i numeri dell’evoluzione della malattia parlano chiaro: pur conteggiando, infatti, i termini di incubazione 1-5-14 giorni, a seconda delle varie scuole mediche, emerge chiaramente che “l’isolamento” non solo non ha portato i risultati che i medici nominati dal governo proclamavano orgogliosamente come certi, sbandierando attraverso la Stampa di Stato che presto tutto il mondo avrebbe adottato la strategia del Modello Italia, ma ha causato direttamente l’aumento esponenziale sia dei contagi che delle morti.
I decessi sono avvenuti, infatti, pressochè tutti nel range temporale dell’isolamento.
Questa drammatica evoluzione l'unico dato di fatto, nella babele di incertezze seminate a piene mani dagli pseudo esperti scelti dal governo italiano.
Altro riscontro oggettivo è che questo singolarissimo virus viene a propagarsi indipendentemente dal contatto, poiché questo è limitato, da circa un mese all’interno esclusivamente del nucleo familiare e si verifica, spesso, che sia infetto un solo componente della famiglia.
Avevamo intercettato in tempo reale l’evoluzione negativa della scelta dell’isolamento, in alcuni precedenti post.
I risultati delle curve di sviluppo del contagio in Corea, in Svezia, in Austria, Giappone ecc., e negli ulteriori paesi che hanno adottato strategie opposte rispetto a quella dell’isolamento, starebbero dimostrando che i Virologi di Stato hanno indotto il Governo Italiano alla scelta di campo sbagliato.
Perseguire nell’errore non è accettabile, anche perché non ci sarà partita di ritorno per nessuno.
Occorre immediatamente cambiare strategia: sostituire tutti gli specialisti sino ad ora utilizzati dal Governo per gestire l’emergenza, operare un intervento massiccio mirato sulle categorie e nelle zone geografiche più coinvolte, consentire alle persone di riprendere ad uscire dall’antro in cui sono state rinchiuse, tornare alle proprie attività ed a respirare, il più possibile aria di bosco, di mare e di campagna, attuando, così, il rafforzamento delle proprie difese immunitarie.
La scelta dell’isolamento, con tutti gli effetti correlati - mancanza di sole, depressione, assenza di movimento ecc.. - è stato come abbattere le mura di protezione in presenza di un assedio.
La scelta dell’isolamento, con tutti gli effetti correlati - mancanza di sole, depressione, assenza di movimento ecc.. - è stato come abbattere le mura di protezione in presenza di un assedio.
L’idea consapevole che l’equilibrio psicofisico e uno stile di vita secondo natura siano il fondamento della salute sono alla base di molte tradizioni mediche orientali ed occidentali. Nella nostra tradizione, essa risale almeno a Pitagora (600 a.C). Essa ha attraversato i secoli, per essere codificata nell’’800 come “scuola igienista”, a cui si contrappose, per esserne da quel momento in poi prevaricata, la “scuola batterica”, che fonda la causa della malattia nella contaminazione esterna da parte di agenti patogeni (batteri e virus). Il motivo del successo della scuola batterica sta nel fatto che essa ha costituito da una parte l’humus su cui fondare la nascente industria chimica-farmaceutica, e d’altra parte, minimizzando l’importanza della responsabilità individuale nel mantenimento della propria salute, ha costituto l’avvallo alla produzione agroalimentare industriale di cui siamo tristi testimoni e vittime.
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