La scienza moderna si connota per l’osservazione della realtà, unico referente di valutazione dei fatti, e, conseguentemente, per aver adottato il c.d. metodo empirico.
L’inventore di questo metodo fu Galileo Galilei.
In precedenza si interpretavano i testi sacri, si leggevano le viscere degli animali, si guardavano gli astri ecc…
Di fronte all’evidenza che il coronavirus non sia una epidemia devastante, ma una gravissima forma influenzale, resa drammatica e tale divenuta nel nostro paese solo in conseguenza dalla peculiare negligenza del sistema burocratico sanitario, che dispone di 5.000 respiratori per 65.000.000 di persone (!) e che, comunque, per fortuna, si assista ad un calo della sua aggressività, taluni soggetti che hanno, probabilmente, stretto un Patto contro la scienza, ignorando i dati effettivi, si lanciano in previsioni catastrofiche futuristiche, adottando il metodo dell’oracolo: quello per intenderci già utilizzato dalla nota televenditrice Vanna Marchi. Il mito dell’ecatombe immediata è al capolinea ed allora si deve creare quello alternativo del dubbio che la malattia sia dentro tutti noi, veicoli inconsapevoli della sua devastante diffusione e, quindi, che l’ecatombe sia solo rinviata. Questi lettori di palle di cristallo profetizzano che vi siano, chi 6 milioni di positivi, chi 20 milioni, chi 10 milioni di positivi. Danno letteralmente i numeri.
Non precisano in base a quali dati scientifici verificabili sparino simili cifre.
Non precisano che normalmente vi sono milioni di infettati per influenze stagionali e, quindi, il dato anche se veritiero, sarebbe, in quanto tale, irrilevante.
Non è legittimo utilizzare dati previsionali, tra l’altro astrattamente non anomali, perché in linea con quelli degli anni precedenti, per creare allarmismo e paura.
Stiamo esaminando i risvolti tecnico-giuridici di simili dichiarazioni che, provenendo da persone ritenute autorevoli e, per tale motivo, assunte quali esperti, sono suscettibili, non essendo oggettivi e verificati, di concretare la violazione di norme penali.
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