IO RESTO A CASA...E MI AMMALO ? POI DISTRUGGO L'ECONOMIA




Negli Stati dove non è stata applicata la misura di lockdown vi sono stati meno morti rispetto all’Italia, dove è stato adottato con inaudita severità (uso di elicotteri, di droni, dispiegamento a tappeto di forze dell’ordine: mezzi costati di più dell’acquisto di respiratori!). Più oltre presentiamo il raffronto tra Svezia e Regno Unito dove, dopo un primo momento di resistenza alla follia, è stato adottato il lockdown totale. I dati sono aggiornati a metà aprile, quando è cominciata la curva di diminuzione dei casi e delle morti e, quindi, si ponno ritenere consolidati. 

Il  grafico di sinistra riguarda il numero dei contagiati. In Svezia, ( linea azzurra) dove tutte le attività sono rimaste aperte, essi sono in numero decisamente inferiore rispetto a quelli accertati nel Regno Unito.( linea arancio) In Svezia i tamponi effettuati sono stati, tra l’altro, numericamente molto superiori a quelli inglesi ed, ovviamente, a quelli italiani.


Il  grafico di destra riguarda il numero dei decessi. Anche in questo caso, in Svezia ( line azzurra) sono decisamente meno rispetto a quelli del Regno Unito.(linea arancio)  Significativamente in Inghilterra, così come in Italia, il numero dei decessi è aumentato proprio in diretta ed univoca corrispondenza con il lockdown.



Il Times di Londra, avvalendosi dei dati ufficiali del governo britannico, ha preso posizione, sostenendo espressamente che il lockdown non solo sia stato inefficace, ma, addirittura, abbia favorito l’accentuarsi dei decessi, essendo la prima causa delle complicanze che hanno portato alla morte oltre la metà delle persone decedute!


Wednesday April 15 2020, 9.00am BST, The Times

England and Wales have experienced a record number of deaths in a single week, with 6,000 more than average for this time of year.

Only half of those extra numbers were attributed to the coronavirus. Experts said they were shocked by the rise, particularly in non-Covid-19 deaths, and expressed concern that the lockdown might be having unintended consequences for people’s health.

There are fears that patients are not seeking help for life-threatening conditions, including heart attacks, because they are worried about catching coronavirus in hospital.

Experts said that conditions such as diabetes or high blood pressure may also be proving harder to manage during the lockdown.

The latest figures are for the week ending April 3. They record certified deaths throughout the country, rather than only those recorded in hospitals.

Siamo di fronte ad un quadro sconvolgente e che non lascia spazio a nessun'altra tesi, se non a quella dell' inutilità di tutti provvedimenti di chiusura e di “distanziamento” fino ad ora assunti. 
E’ stato proposto il parametro con riferimento al Regno Unito, che è un Paese che ha avuto molti meno casi di morte rispetto all'Italia. Immaginate come sarebbe il grafico nel rapporto tra Svezia e Italia! Ancora più significativo sarebbe il dato del Brasile, ove tutte le attività e la vita sociale delle persone sono state mantenute nella totale normalità. Ovviamente grafici di questa concretezza visiva che trasmettono un'informazione primaria non sono presentati da alcun media del mainstream, ove trovate confuse, generiche, incomprensibili affermazioni uniformemente allarmistiche. Si tratta di vera e propria censura della verità oggettiva.

Il calo del numero dei soggetti colpiti e delle  morti  in Italia nelle ultime settimane è dovuto, pertanto, esclusivamente alla stagionalità di questa malattia, come è notorio. E’ palesemente falso, sotto il profilo strettamente medico,  quanto sostenuto dai media nostrani e, comunque, non vi è alcuna prova, che il calo di infettati e decessi sia dovuto alle misure di distanziamento. 

Siamo stati i primi, a quanto ci consta, ad avere assunto immediatamente questa chiara posizione. Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le critiche di personalità autorevolissime aderenti alla nostra diagnosi, come abbiamo riportato in precedenti post e come è facilmente verificabile attraverso una ricerca nel web. La scuola medica tedesca, del tutto inparagonabile come professionalità alla scadentissima scuola “ufficiale” all’italiana, come dimostrato dagli esiti delle scelte dell’una e dell’altra, ritiene il lockdown del tutto inutile. Abbiamo citato gli interventi di prestigiosi scienziati italiani, quelli che avrebbero dovuto effettivamente essere consultati per operare le scelte. Di particolare pregio scientifico è stata la diagnosi effettuata dal dr. Shiva, tra l’altro l’inventore dell’email, che sta determinando Trump a licenziare Fauci: il medico a libro paga di Bill Gates. 



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La drammatica crisi economica, già in essere, deriva direttamente ed esclusivamente dalle misure di chiusura delle attività produttive e di distanziamento. Tali provvedimenti, oltre ad essere giuridicamente discutibili, sono stati applicati dolosamente, perché non necessari per la “salute pubblica”, anzi dannosi ad essa. Essi sono stati, altresì, del tutto inefficaci ai fini preposti. Queste sono le  realtà rilevanti dal punto di vista sanitario, dell’affaire coronavirus. Siamo ritornati, per l’ennesima volta, sul segmento strettamente sanitario, perché i dati concreti travolgono qualsiasi fondamento non solo dei presupposti che hanno portato alla consumazione ai danni già verificatisi, ma , soprattutto, fanno, ulteriormente, venire meno qualsiasi legittimità del proseguimento del lockdown anche successivamente alla data del 3 maggio: quella in cui esso dovrebbe avere termine.  La politica italiana, sia livello nazionale, sia livello locale di amministratori regionali, ignorando i dati concreti, continua a divulgare incessantemente inconsulte notizie allarmistiche, che sarebbero ridicole se non fossero tragiche, finalizzate esclusivamente a mantenere le misure di lockdown anche successivamente alla scadenza indicata. L’ignorante irresponsabilità di chi gestisce queste crisi, a nostro parere, non ha nulla di colposo, come affermiamo da sempre, ma è la risultante di una volontà “malata”, questa sì, che ha l’obiettivo non solo di distruzione dell’economia nazionale: in parte, purtroppo, già raggiunto e con il plauso delle vittime...


Il prolungamento delle misure di lockdown ha l'ulteriore scopo  di impedire anche una effettiva ripresa della stragrande maggioranza delle attività produttive.  Non è ipotizzabile che un bar, un ristorante, uno stabilimento balneare, un albergo, una palestra, un affittacamere, un agriturismo, una qualsiasi altra attività riconducibile a quelle lavorative normalmente svolte dalla classe media potrà, anche se dovesse riaprire, rimanere produttiva. La diminuzione degli “accessi” conseguente al lockdown determinerà, quale immediata ed inevitabile conseguenza, quella della riduzione dei fatturati. Per molte attività sarà impossibile corrispondere l’affitto, pagare le tasse e, quindi, sarà costretta a chiudere i battenti. Si sarà, infine, realizzato, attraverso la  ridicola finzione della falsa premessa della tutela della salute pubblica, l’esatto progetto che viene messo in campo ormai da tempo: vale a dire quello di distruggere la classe media. Le minori entrate fiscali determineranno, poi, anche la riduzione degli stipendi dei lavoratori dipendenti. Le pseudo misure di “supporto”, promesse attraverso le sparate di prospettazione di sussidi per miliardi - imprecisati quanto alle modalità, ai tempi, ai beneficiari - se verranno mai attuate, circostanza di cui dubitiamo, saranno un palliativo del tutto inutile. 


                                               ***


Occorre impedire che la misura di lockdown, che è già costata la contrazione spaventosa dell’economia, prosegua ulteriormente, causando anche l’impossibilità della ripresa: obiettivo che si prefiggono i creatori e gli esecutori della bolla coronavirus.


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