L' INCIDENZA EFFETTIVA ALLA PRIMA SETTIMANA DI APRILE 2020 SUL NUMERO DEI DECESSI MEDIO:L' ESAME DATI ITALIANI 4
Il grafico che segue è relativo ai dati ufficiali dei decessi complessivi nel nostro Paese fotografato alla prima settimana di aprile 2020. Tale specifico mese presenta una colorazione in blu. Sono dati forniti e visibili sul sito euromomo.eu (European monitoring of excess mortality for public action) che rilascia ogni settimana l’andamento della mortalità nei singoli Pesi Europei.
Questi dati possono avere un margine di errore, comunque modesto, sia in eccesso che in difetto. Nell’asse di sinistra vi sono i numeri dei decessi, nella barra sottostante le date a cui si riferiscono divise per settimana. Si tratta di un grafico di assoluta rilevanza perché raffronta i dati della mortalità in un lasso di tempo di 5 anni.
Con riferimento a 2020 si nota che i decessi in Italia rimangono, sotto la media relativa agli anni passati, fino alla fine di febbraio.
Con riferimento a 2020 si nota che i decessi in Italia rimangono, sotto la media relativa agli anni passati, fino alla fine di febbraio.
Dall’inizio del mese di marzo i decessi aumentano repentinamente. Più esattamente aumentano nel periodo dalla prima settimana di marzo all’ultima. .
Dalla lettura del grafico emerge il più rilevante dato oggettivo: il picco di mortalità raggiunto a marzo 2020 è similare a quello verificatosi negli anni 2016-2017 e solo di poco superiore a quello del 2017-2018 .
Si dovranno attendere i dati di aprile, per una valutazione definitiva, ma la curva sembra essere al suo apice.
Se, come tutto lascia prevedere, non vi saranno ulteriori incrementi crescite di mortalità, la dichiarazione di stato di emergenza dovrebbe reputarsi del tutto ingiustificata ed assolutamente anomala non essendo stata effettuata in occasione del manifestarsi di virus, sempre del ceppo coronavirus, ugualmente letali ed addirittura più diffusi per fasce d'età e per estensione geografica.
Infatti il covid 19 ha interessato solo parte del Nord Italia e parte limitata Centro Italia e non l’intero Paese come era avvenuto negli anni precedenti. Analogamente le precedenti manifestazioni di coronavirus si erano diffuse pressochè tutte le fasce di età.
Dal grafico emerge un'altra informazione: il picco di mortalità si è realizzato dalla seconda settima di marzo 2020 in poi, periodo che coincide con quello di più ampia ospedalizzazione dei pazienti, nonchè con quello nel quale sono stati posti in esecuzione i provvedimenti restrittivi della mobilità generale dei cittadini.
Occorre tenere presente il periodi di incubazione, ma resta pur sempre una variabile da valutare attentamente.
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