DUE PESI E DUE MISURE NELLA VALUTAZIONE DEI DANNI DA VIRUS INFLUENZALI




La relazione che segue, che non viene pubblicata da alcun giornale, fotografa la reale situazione della diffusione del covid 19 in Italia. Viene redatta ogni 15 gg dall’Istituto Superiore di Sanità. L’aggiornamento è al 2 di aprile.
Si conferma il dato che era già immediatamente emerso: decessi anomali in fasce d’età molto avanzate di soggetti già ampiamente compromessi che avvengono in zone limitatissime del Paese. ( province di Bergamo,Brescia) Questa la situazione italiana.  Non sarebbe stato ragionevole e sufficiente intervenire sulla popolazione di fascia d’età colpita e di dislocazione geografica coinvolta con misure appropriate? Non sarebbe stato logico concentrare tutte le risorse del sistema sui focolai e trattarli come si sarebbe trattato qualsiasi altro evento catastrofico? E’ logico che si siano disperse e frammentate le potenzialità di assorbimento del sistema sanitario consentendo situazione di sovraffollamento a Bergamo e disponibilità ampia a Lecco che si trova a pochi km? Vi erano e vi sono ospedali di primo ordine del tutto capienti che non sono stati utilizzati e tale carenza ha contribuito a determinare la c.d.emergenza che tale non sarebbe stata se ci fosse stato un minimo di professionalità nella gestione burocratica. Altra considerazione che viene omessa…
E’ logico che non si siano acquistati, immediatamente, qualche migliaia di respiratori del costo di pochi milioni di euro, per far fronte alle emergenze ed impedire diffusione del virus e i morti?
E’ possibile che persone sane di mente, invece che investire qualche decina di milioni per l’acquisto di macchinari idonei ad impedire diffusione del virus e morti, abbiano chiuso l’intero Paese e causato danni gravissimi all’intera economia nazionale?
E’ possibile che persone sane di mente e con facoltà di decidere liberamente abbiano potuto emanare l’ ordine di fermare scuole,  fabbriche, la vita personale di decine milioni di persone con questi dati che attestano la totale innocuità del virus in tutte le fasce d’età scolastiche e produttive? 
E' possibile che questo virus, che ha una incidenza di diffusione e di mortalità, in senso assoluto, nella norma degli anni precedenti, sia stato trattato come una calamità anomala e pericolosissima?
Perchè non si sono sviluppate indagini gli anni scorsi così analitiche come quelle di quest'anno e non si sono raffrontate?
E' possibile sostenere una anomalia quest'anno (come fanno i giornalisti che vogliono rappresentare una realtà drammatica) se si attuano raffronti mensili e non stagionali ,quindi si utilizza un metodo palesemente inidoneo essendo l'influenza una malattia tipicamente stagionale .
E' possibile se si abbina alla volontà di non intervenire seriamente e professionalmente, anche la diffusione della paura del contagio seppure, oggettivamente,  inesistente.  
E’ possibile che sia avvenuto quello che è avvenuto se chi decide effettivamente non è chi apparentemente decide… ed il ragionamento non vale solo per l’Italia.







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