QUOUSQUE TANDEM...PSEUDO POLITICI SENZA RITEGNO

Teatrosofia #47. Cicerone alla ricerca del perfetto oratore ...




Quoùsque tàndem abutère, Catilìna, pattsjèntsja nòstra? 


Politica significa bene comune. Chi fa politica dovrebbe realizzarlo. I governatori delle varie Regioni si rincorrono nel minacciare duramente qualunque cittadino italiano che si avventuri per strada a fare qualche passo. Fino a ieri avevano assoldato i soliti testimonial dello spettacolo per convincere tutti a stare in casa. Poi, visto che vi era qualche episodio di c.d. assembramento (termine utilizzato dalle polizie di tutto il mondo con valenza dispregiativa)  - consistente in coppie che facevano jogging o famiglie che portavano i figli al parco giochi - 
hanno deciso di spendere soldi pubblici per controllare le strade e le persone con i droni.
Le leggi vanno rispettate entro i limiti in cui sono legittime.
La legge che ci impone di rimanere a casa, forse, è legittima, si vedrà più avanti se vi saranno ricorsi e che esiti avranno. Allo stato va rispettata.  Non è violata, comunque, se si passeggia sic et simpliciter.  Alcuni governatori e Sindaci si sono premurati di farci sapere che si erigeranno personalmente a  “sceriffi” andando a caccia di chiunque osi scendere in strada. Hanno ammorbato la comunicazione con le loro espressioni truci di minaccia, trattando i cittadini come discoli da prendere per un orecchio e mettere dietro la lavagna, nonché da additare al pubblico ludibrio in ciò supportati dai soliti  testimonial raccattati tra sportivi di serie B e mezze tacche dello spettacolo.
Chi cammina per strada è un pericolo pubblico, un incosciente, uno stupidello che rischia di contaminare l’universo mondo. 
A sanzionare i cittadini che camminano per strada, senza provocare alcuna diffusione del virus, come dimostrato dal fatto che tutti i paesi del mondo non hanno questa assurda limitazione, sono i medesimi governatori che hanno tagliato i posti in ospedale nonché hanno tagliato l’acquisto di macchinari tra cui i famosi respiratori oggi così necessari. La sanità è, infatti, competenza regionale. 
Quindi gli stessi soggetti che hanno creato il problema si permettono di erigersi a giudici di coloro che hanno esposto al rischio!
Il concetto che ogni tanto qualcuno evoca per colpevolizzare il nostro Paese, la mitica "distanza dall'Europa", esiste, ed è proprio tangibile in questo snodo. Qualsiasi altro Stato avrebbe messo sotto processo questi governatori per accertare le loro evidenti responsabilità. In Italia, al danno si aggiunge la beffa. Gli (irr)responsabili dei  tagli si ergono a nostri vessatori, armati di multe, le cui tariffe sono state determinate con stupefacente celerità. 
La diffida   rivolta da Cicerone a Catilina  che tramava contro lo Stato,( fino a quando abuserai della nostra pazienza?) è  perfettamente adeguata ai simili "governatori".

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